Ultimo aggiornamento: Venerdì, 13 Settembre 2024 Ore 09:37:32 Aggiorna

Mercato dell’auto in Europa: la frenata di agosto 2019

Nel 2019 le immatricolazioni di nuove vetture sono diminuite del 12%. Fca nel mese di agosto ha avuto un calo del 26%


Diminuiscono di nuovo le immatricolazioni di automobili all’interno dell’Unione Europea. Ad agosto si è registrata una diminuzione del -8,4%, rispetto al + 1,4% che si era registrato a Luglio.

Rispetto ad agosto 2018 sono state vendute circa 100.000 vetture in meno. In particolare sono crollate le vendite di Fca (- 26,6%), Nissan (-47,3%) e Renault (-23,6%). Wolkswagen, Psa e BMW invece hanno registrato cali meno importanti: rispettivamento meno 7,7%, meno 5,1% e meno 5,4%.

È necessario però contestualizzare questi dati, siccome ad agosto 2018 entrò in vigore una nuova normativa riguardo ai sistemi di rilevazione di consumi e gas di scarico e ci fu un’immatricolazione di massa dei veicoli che non avrebbero rispettato i nuovi parametri.

A dare quindi uno spaccato più reale della situazione sono i dati che riguardano l’intero 2019. Fca e Nissan hanno subito un calo rispettivamente del 12,1 e 27,3%. Wolkswagen registra invece -4,5%, Renault -4,7%, Bmw +0,1% e Psa -0,4%.

Fca paga in particolare l’attesa per l’arrivo dei nuovi modelli. All’interno della casa torinese la quota di mercato in questi ultimi 8 mesi, per quanto riguarda l’Unione Europea a 28 Paesi membri, è scesa dal 5,7% al 5% attuale.
Alfa Romeo registra un - 45.9% sulle vendite da inizio anno e ad agosto segna addirittura un - 60,9%. I risultati sono invece buoni per Lancia e per il modello Renegade che nell’anno cresce del 12,1% (2,7% solo ad agosto 2019).

Nei 5 Paesi con il maggior numero di immatricolazioni soltanto la Germania in questo 2019 ha un indice positivo (+0,9%).
Francia (-3%), Regno Unito (3,4%), Spagna (-9,2%) e Italia (-3%) registrano tutti e 4 una diminuzione nelle immatricolazioni.

La frenata delle immatricolazioni avviene perchè l’Europa è in stagnazione, ma contribuisce a questo dato negativo anche la crisi del Diesel. Chi non può permettersi di acquistare un’auto ibrida o elettrica posticipa il cambio dell’auto. Gian Primo Quagliano, Presidente del centro studi Promotor, auspica che vengano erogati degli incentivi per i cittadini che sostituiscono l’auto con una vettura nuova (anche diesel), ma che sia a minori emissioni. In questo modo sarà possibile migliorare i dati che abbiamo visto; in passato sono stati adottati provvedimenti simili e si ottennero risultati positivi.