Nelle fredde mattine dell’inverno inglese per poter servire tante colazioni ricche di proteine, i bar di Londra si sono organizzati per competenze. C’è chi prepara il bacon, chi il pane, chi i fagioli e il caffè nero. Tutto viene curato nei minimi dettagli: i prodotti devono essere pronti nel piatto tutti allo stesso tempo, affinchè il cliente, che di solito ha molta fretta, possa gustare una colazione calda e cotta a puntino.
Se preparare tante colazioni tutte assieme richiede molta coordinazione e precisione, benché sia un processo tutto sommato semplice, immaginatevi la difficoltà di creare prodotti tecnologicamente avanzati come per esempio un microchip.
Essere sicuri della loro qualità, assicurarsi che la manifattura sia operata correttamente è qualcosa a cui bisogna prestare estrema attenzione, perché una volta che sono entrati in un computer o in una vettura, dalla loro durata e affidabilità dipende la sicurezza dei dati in un PC e delle persone su un auto.
A voler essere precisi, ai manager dell’epoca moderna è richiesto sempre di più. Il mercato Globale ha portato la competizione ad estremi livelli sotto tutti i punti di vista: prodotto, costo, qualità, percezione, precisione e sostenibilità. Ma, come si fa a far quadrare tutti i conti, far contenti i clienti, produrre in modo che gli stakeholders siano soddisfatti e portare a casa il risultato?
Una delle soluzioni vincenti da adoperare rimane quella sicuramente di sbagliare poco, migliorare i processi, avere un controllo di qualità alto, tempestivo e automatizzato. Le società che si sanno distinguere per l’aver fornito un aiuto concreto alle aziende nel tenere il passo con le tecnologie di quality control hanno un futuro ricco davanti a sé.
OSAI Automation System SPA è una di queste aziende
Fondata nel 1991 si è evoluta fino ad avere oggi 5 divisioni e uffici in USA e CINA. Il traino di industrie come quelle in cui opera Osai è la forte domanda per incrementare le efficienze e la necessità di abbassare sempre di più i costi per essere più competitivi o più profittevoli.
La risposta a queste sollecitazioni di mercato viene dal team di esperti ricercatori di Osai che registra sempre più brevetti aumentando il già ricco portafoglio societario.
L’aumento di capitale operato in occasione del listing di Osai porta la società ad arricchirsi di ben 6 milioni di euro che si andranno a sommare ai 3 milioni di euro all’anno circa investiti negli ultimi 5 anni. In questo modo Osai è riuscita a raddoppiare il fatturato fino a circa 38 milioni di euro con margini ebitda di circa il 15%.
Buona parte dei nuovi investimenti sarà assorbita dal progetto RE4M che consiste nella costruzione di una macchina che permette il recupero di metalli preziosi e terre rare dai circuiti elettronici di scarto.
Recuperare è il mantra di questi anni per le aziende e l’ambiente ha sicuramente bisogno di questo approccio. Per questo motivo i manager di Osai si stanno spingendo nel cuore delle sfide legate all’elettronica, con una macchina che potrebbe avere un mercato a partire dai 600 milioni di euro a livello mondiale. Grazie al business plan stilato dai manager con il supporto di un importante team di professionisti di Milano, si stima che la macchina potrà generare in media fino a circa 100 milioni di euro di fatturato a partire da 3 anni a questa parte.
Forti di questi investimenti ci aspettiamo che Osai posa conquistare nuovi segmenti di mercato ed espandersi in nuovi mercati.
Come si potrà evolvere il valore di Osai?
Questo dipende da molti fattori. Li distinguiamo in fattori macro, ovvero il buon andamento dei mercati di sbocco di Osai. In particolare, visto il posizionamento, pensiamo che la possibilità di crescita del segmento tecnologico sia molto forte: basti pensare alle previsioni di vendita della auto elettriche, dei dispositivi energetici di nuova generazione, della previsione di adozione di droni per le consegne. Il mondo cambia e ha bisogno di soluzioni avanzate e questo sarà da traino per la crescita di Osai.
E fattori micro. Se è vero che il mondo della tecnologia è un treno in corsa, è altrettanto vero che le aziende di maggior successo possono contare sia su un dipartimento di ricerca come quello di Osai, sia di un management all’avanguardia e i settori strategici della società.
I manager di Osai sapranno tener testa ai team internazionali che guidano i concorrenti in ogni angolo del mondo? Riusciranno a sviluppare con successo il progetto RE4M e a venderlo su ampia scala? Il team Nomad di BPER, guidato da Stefano Taioli evidentemente pensa di sì, infatti ha lavorato duramente in questi ultimi mesi per permettere la quotazione in borsa di Osai.
Infine, per gli azionisti sarà molto importante la capacità della società di comunicare con i mercati, ovvero la capacità di scegliere i migliori corporate brokers. Il loro contributo sarà quello di aiutarli e consigliarli nella comunicazione e nella scelta della via da prendere e guidare nel modo più adeguato le aspettative degli investitori.
Dopotutto, una volta che hai fatto un buon lavoro, la cosa migliore che puoi fare è dire a tutti quanto sei stato bravo, altrimenti se nessuno lo sa perderai i benefici di tutto il buon lavoro che hai fatto.
Il primo a perderci sarebbe Mirella Ferrero, figlia di Carlo Ferrero che ha fondato Osai nel 1991. La Sig.ra Ferrero, nonostante la diluizione avrà comunque il 60% della società e quindi dovrebbe senza alcun dubbio concentrarsi sia sul successo aziendale sia sul successo della quotazione dopo la quotazione in borsa.
Gli esempi di cattiva comunicazione si sprecano negli ultimi tempi. Ci sono addirittura testate giornalistiche, la cui vocazione in termini di comunicazione è auspicabilmente molto sviluppata, che hanno ampiamente trascurato il compito e la responsabilità di investor relations, rivelandosi incapaci di interpretare il ruolo di protagonisti nella loro stessa quotazione. Speriamo quindi che i manager di Osai siano sul pezzo in ambito comunicativo e che possano apprezzare la sottigliezza necessaria per gestire i rapporti con il mondo della finanza.
Daremo presto il benvenuto a Osai e speriamo che il successo del buon andamento aziendale possa riflettersi nei prezzi a beneficio dei nuovi e avveduti investitori e azionisti.