Ultimo aggiornamento: Venerdì, 13 Settembre 2024 Ore 09:37:32 Aggiorna

Wopart: la fiera dell’arte su carta di Paolo Manazza

Anche i meno esperti potranno investire nell'arte. Paolo Manazza, pittore e critico d’arte ci parla di Wopart: la fiera delle opere su carta di Lugano


Investorado ha intervistato Paolo Manazza, pittore, giornalista ed esperto d’arte, curatore di Wopart, la mostra d’arte internazionale che si occupa delle opere su carta. L’evento è giunto alla sua quarta edizione e si terrà il prossimo settembre a Lugano.
Ma scopriamo chi è Paolo Manazza e com’è nata Wopart.

Come ti è venuta la passione per l’arte? Quando hai iniziato?

Mi occupo d’arte da quando era bambino, dipingendo, disegnando e soprattutto studiando, sono riuscito sempre più ad entrare in questo mondo. Nel tempo mi sono poi orientato sugli studi di filosofia, soprattutto di estetica, che mi hanno permesso di approfondire la lettura dei capolavori. Per quasi 20 anni ho copiato le opere che studiavo, sia opere antiche, che dell’800, che di arte moderna. Da più di 35 anni mi dedico al giornalismo del mercato dell’arte e da 27 anni mi occupo del mercato dell’arte sul Corriere della Sera. Questo mi ha permesso di parlare d’arte a milioni di persone, riuscendo a far apprezzare i grandi artisti e le loro opere a un vasto pubblico..
Inoltre posso ritenermi un esperto di economia dell’arte dato che da decenni monitoro in modo costante il mercato.

Parliamo della fiera. Quando è nata Wopart?

Wop (works on paper) art è una fiera internazionale nata nel 2016 a Lugano. 4 anni fa c’erano 37 espositori, nel 2017 circa 70, nel 2018 eravamo 90 e nell’edizione di quest’anno saremo più di 100.
Non abbiamo la storia di fiere decennali come può essere quella del Salon du Dessin di Parigi, ma in soli 4 anni siamo diventati la fiera internazionale prevalentemente dedicata alle opere su carta più importante al mondo, nel rapporto quantità/ qualità delle opere presenti.

Com'è nata l’idea di Wopart?

Ci sono tre punti che mi hanno permesso di ideare Wopart.

Il primo parte dal fatto che da 20 anni le più grandi case d’asta del mondo hanno iniziato a presentare i “works on paper” durante le varie aste. Da qui mi è venuta l’idea dell'acronimo “wop”. Inoltre il mercato delle opere su carta in passato era rivolto a collezionisti molto esperti; oggi si è un po’ ampliato e abbraccia sia le opere antiche, che quelle degli artisti contemporanei. Nell’arte contemporanea inoltre la carta è anche impiegata come lo strumento principale di espressione della creatività; le opere spesso sono fatte direttamente su carta e questo strumento non rappresenta solo un supporto su cui sono disegnate le bozze.

Il secondo punto consiste nel fatto che viviamo nell’epoca dell’assassinio della carta da parte della digitalizzazione, del web e del cloud. Da qui a 50 anni la carta sarà uno strumento sempre più obsoleto e storico. Il foglio di carta è destinato di per sé a diventare un’icona. L’opera d’arte su carta nei prossimi decenni e secoli diventerà quindi un’icona sull’icona: un’icona esponenziale che avrà maggior valore rispetto a oggi.

Il terzo e ultimo punto è che con l’arte su carta esiste paradossalmente una democrazia del mercato dell’arte: un’opera di Picasso del 1960 su tela costa 8 milioni di dollari, la preparazione di un dipinto di Picasso ne costa 350.000.

Come sarà strutturata quest'anno Wopart?

L’esposizione si terrà al padiglione fieristico di Lugano dal 19 al 22 settembre e sarà aperta al pubblico il 20, 21 e 22. Il 19 ci sarà una preview e mercoledì 18 ci sarà un evento su invito, aperto solo a 200 persone.

La fiera sarà divisa in 7 sezioni: modern, contemporary, old master, una sezione dialogue (gallerie che offriranno opere in dialogo tra loro dal punto di vista storico), una sezione emergent, una sezione dedicata ai fotografi e uno space project con dei ragazzi che faranno una performance utilizzando la carta.
Ci saranno opere che partono da 5 franchi svizzeri e arrivano fino a 5 milioni di franchi: piccoli e grandi capolavori per tutte le tasche.
Inoltre saranno presenti anche mostre collaterali. Stiamo ad esempio pensando di allestire la mostra “all’origine della carta” in cui verranno esposti 5 papiri egiziani, provenienti dal museo egizio di Firenze.

Che valore può avere un'opera su carta?

Già oggi le opere su carta hanno un enorme valore: ad esempio negli ultimi anni a oltre 104 milioni di dollari è stata venduta un’opera su carta di Edvard Munch: una delle 8 versioni dell’urlo.
Il supporto dell'opera è ininfluente, conta la qualità; è lo stesso principio per il quale un lingotto d’oro di un chilo può valere meno di 10 grammi d’oro finemente cesellato.
Quest’anno inoltre a Wopart è stato definito uno standard espositivo nuovo definito “devoted to works on paper”. Ogni galleria ha la possibilità di inserire nelle opere che espone fino a 3 opere non su carta, con il suggerimento di esporre delle opere correlate tra loro. Ad esempio sarà possibile esporre il bozzetto su carta dell’opera e l’opera stessa.

Wopart in 4 anni è cresciuta notevolmente e dà la possibilità di investire nell'arte sia ai neofiti di questo settore, che agli esperti. L'appuntamento è quindi per il prossimo settembre al polo fieristico di Lugano.

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